100 milioni per la promozione del vino italiano all’estero: in vigore il decreto
| News
È stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il decreto del Ministro delle Politiche agricole, alimentari, forestali e del turismo, che sblocca l’utilizzo dei fondi comunitari destinati alla promozione del vino italiano nei mercati esteri.
Le attività finanziabili sono le seguenti:
- azioni in materia di relazioni pubbliche, promozione e pubblicità;
- partecipazione e manifestazioni, fiere ed esposizioni di importanza internazionale;
- campagne di informazione;
- studi per valutare i risultati delle azioni di informazione e promozione.
Possono accedervi:
- le organizzazioni professionali, purchè tra i propri scopi abbiano la promozione dei prodotti agricoli;
- le organizzazioni di produttori di vino;
- le associazioni di organizzazioni di produttori di vino;
- le organizzazioni interprofessionali;
- i consorzi di tutela riconosciuti ai sensi dell’art. 41 della Legge 12 dicembre 2016, n. 238 e le loro associazioni e federazione;
- i produttori di vino;
- i soggetti pubblici con comprovata esperienza nel settore del vino e della promozione dei prodotti agricoli;
- le associazioni temporanee di impresa e di scopo costituende o costituite dai soggetti di cui alle lettere a), b), c), d), e), f), g) e i);
- i consorzi, le associazioni, le federazioni e le società cooperative, a condizione che tutti i partecipanti al progetto di promozione rientrino tra i soggetti proponenti di cui alle lettere a), e), f) e g);
- le reti di impresa, composte da soggetti di cui alla lettera f).
La promozione deve riguardare le seguenti categorie di vini confezionati:
- vini a denominazione di origine protetta;
- vini ad indicazione geografica protetta;
- vini spumanti di qualità;
- vini spumanti di qualità aromatici;
- vini con l’indicazione della varietà.
I progetti possono essere:
- nazionali. In tal caso la domanda di contributo dev’essere presentata al Ministero da soggetti proponenti che hanno sede operativa in almeno 5 regioni e promuovono le produzioni di tali regioni;
- regionali. Per essi la domanda di contributo dev’essere presentata alla regione in cui il soggetto proponente ha la sede operativa, e il progetto deve prevedere la promozione delle produzioni della regione in cui il soggetto proponente ha presentato la domanda;
- multiregionali. In tal caso la domanda di contributo va presentata da soggetti proponenti che hanno sede operativa in almeno due regioni.
Articoli recenti
Sul patto clausola redditi esenti
10 Ottobre 2024
Pugno duro sui reati fiscali
10 Ottobre 2024
Sanatoria, corsa contro il tempo
9 Ottobre 2024