Auto aziendali: niente stangata per le assegnazioni entro il 30 giugno
È ufficiale la proroga della stretta sulle auto aziendali a diesel e benzina, che non opera con riferimento alle vetture ordinate entro il 31 dicembre 2024. Con l’approvazione definitiva al Senato del disegno di Legge di conversione del Decreto Bollette, avvenuta il 23 aprile 2025 arriva la tanto attesa norma che mira ai lavoratori che hanno effettuato la selezione del veicolo prima che entrasse in vigore la nuova disciplina. A tal fine, occorre però procedere all’assegnazione entro il prossimo 30 giugno 2025. Ultimi due mesi, quindi, per “blindare” il vecchio regime in riferimento alla durata contrattuale dell’assegnazione.
Come noto, l’art. 1, comma 48 della Legge di Bilancio 2025 (Legge n. 207/2024) ha apportato importanti novità in materia auto aziendali date in utilizzo promiscuo ai lavoratori dipendenti. Con una modifica all’art. 51, comma 4, lettera a) del TUIR, infatti, si prevede che:
- per i veicoli di nuova immatricolazione,
- concessi in uso promiscuo ai dipendenti a decorrere dal 1° gennaio 2025,
- il fringe benefit imponibile sia calcolato come segue:
- generalità dei veicoli: si assume il 50% dell’importo corrispondente a una percorrenza convenzionale di 15.000 km calcolato sulla base del costo chilometrico di esercizio desumibile dalle Tabelle nazionali dell’ACI, al netto degli ammontari eventualmente trattenuti al dipendente;
- veicoli elettrici ibridi plug-in: la percentuale è pari al 20%;
- veicoli a batteria a trazione esclusivamente elettrica: la percentuale scende fino al 10%.
Il Decreto Bollette inserisce ora una duplice clausola di salvaguardia prevedendo che la versione dell’art. 51, comma 4, lettera a) del TUIR vigente al 31 dicembre 2024 continui ad essere applicata
- sia ai veicoli concessi in uso promiscuo dal 1° luglio 2020 al 31 dicembre 2024;
- che a quelli ordinati dai datori di lavoro entro il 2024 ma concessi in uso promiscuo tra il 1° gennaio 2025 ed il 30 giugno 2025.
Le autovetture ordinate del 2024, ma immatricolate nel 2025 e concesse in uso promiscuo a partire dal 1° luglio 2025, saranno invece soggette alle nuove regole.