Sono più di una le modifiche proposte al testo del decreto “crescita” (D.L. n. 34/2019 ) a seguito dell’esame degli emendamenti da parte delle Commissioni riunite Bilancio e Finanze della Camera. Innanzitutto, “salta” la proposta relativa al riconoscimento delle specializzazioni dei commercialisti: i relativi emendamenti sono stati infatti dichiarati inammissibili (emendamento 39.04.).
Ammesso invece l’emendamento che estende a commercialisti ed avvocati la possibilità di autenticare e depositare gli atti di affitto di azienda (emendamento 11.02.). Stessa sorte per le proposte relative ai requisiti dimensionali delle Srl ai fini dell’insorgenza dell’obbligo di nominare l’organo di controllo.
In merito alle diverse proposte di modifica relative all’obbligo di nomina dell’organo di controllo, la soluzione che ha raccolto il parere favorevole dei commercialisti è quella prospettata dall’emendamento presentato a firma Gusmeroli e altri, che fissa le soglie per l’introduzione di sindaco o revisore a:
Si tratterebbe – ha commentato Miani – di una “soluzione di compromesso accettabile, che tiene conto dei timori presenti tra le imprese tutelando al contempo ratio e finalità di una riforma storica”.
Nei prossimi giorni gli emendamenti ammessi saranno sottoposti all’esame nel merito.
Tra le principali novità introdotte dal provvedimento (D.L. 30 aprile 2019, n. 34), si ricordano le seguenti:
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