Scade mercoledì prossimo, 27 gennaio, il termine entro il quale è possibile regolarizzare, attraverso il ravvedimento operoso “breve”, l’omesso o incompleto versamento dell’acconto Iva 2020, in scadenza il 28 dicembre 2020 (in quanto il 27 cadeva di domenica).
Possono usufruirne imprese ed esercenti arti e professioni soggetti Iva, nei confronti dei quali non si applica il differimento al 16 marzo 2021 del termine di versamento dell’acconto Iva, disposto dall’art. 13-quater del decreto “Ristori” (D.L. 28 ottobre 2020, n. 137, convertito con modifiche dalla L. 18 dicembre 2020, n. 176). Si versa con il modello F24 l’imposta dovuta unitamente alla sanzione ridotta – pari all’1,5 per cento – e agli interessi calcolati al tasso legale, maturati giorno per giorno.
Si ricorda che il richiamato decreto “Ristori” ha disposto la sospensione, tra l’altro, dei termini che scadono nel mese di dicembre 2020:
I versamenti sospesi dovranno essere effettuati, senza sanzioni e interessi, in un’unica soluzione entro il 16 marzo 2021 oppure mediante rateizzazione, fino a un massimo di quattro rate mensili di pari importo, con il versamento della prima rata entro il 16 marzo 2021.
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