Nell’ambito delle misure di contenimento e contrasto della diffusione del contagio, non si ritiene consentita, in quanto non riconducibile all’attività di mensa o catering continuativo, la possibilità per il titolare di partita IVA o libero professionista di instaurare con un pubblico esercizio un rapporto contrattuale di somministrazione al tavolo di alimenti e bevande, non essendo in questi casi configurabile un connotato indefettibile del servizio di mensa o catering, rappresentato dalla ristorazione collettiva. Lo ha chiarito il Ministero dell’Interno con la Circolare 6 marzo 2021, n. 15350 , a commento del D.P.C.M. 2 marzo 2021, con cui sono state dettate le nuove regole anti-Covid applicabili dal 6 marzo al 6 aprile 2021.
Al riguardo il Ministero ha inoltre ricordato che:
Tra le altre novità del D.P.C.M. 2 marzo 2021, evidenziate nella circolare del Viminale, si segnalano:
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