Parte la riforma del processo civile
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Approvato dal Consiglio dei Ministri un disegno di legge di delega al Governo per la riforma del processo civile.
Queste le principali novità, come illustrato da un comunicato stampa diffuso da Palazzo Chigi:
- la riduzione dei tempi del processo, attraverso la compressione dei termini per lo svolgimento delle varie fasi e l’obbligo, da parte del giudice, quando provvede sulle istanze istruttorie, di predisporre il calendario delle udienze nonché, per le parti, l’obbligo di deposito dei documenti e degli atti esclusivamente con modalità telematiche;
- l’ampliamento delle tipologie di controversie nelle quali è obbligatorio il preventivo tentativo di risoluzione alternativa. Tale istituto è comunque escluso in alcuni settori, quali responsabilità sanitaria, contratti finanziari, bancari ed assicurativi;
- la semplificazione e la riduzione dei riti, con la revisione della disciplina del processo di cognizione di primo grado nel rito monocratico e la riduzione del novero dei casi in cui la competenza è attribuita al tribunale in composizione collegiale;
- l’introduzione di nuove norme in materia di espropriazione immobiliare, al fine di garantire una maggior tutela del debitore, nonché la riduzione dei tempi e dei costi, a vantaggio del creditore;
- la previsione di nuove regole per lo scioglimento delle comunioni.