Con 149 voti favorevoli, 110 contrari e 4 astensioni l’Aula del Senato ha approvato nella seduta del 27 febbraio il disegno di legge A.S. n. 1018, di conversione del D.L. 28 gennaio 2019, n. 4, contenente norme in materia di reddito di cittadinanza, “quota 100” e pensione di cittadinanza.
L’art. 8 del provvedimento – che ora passerà all’esame della Camera – introduce alcuni incentivi a favore:
L’art. 3, invece, detta le regole relative alla composizione e ai criteri di determinazione del reddito e della pensione di cittadinanza: si tratta di un beneficio economico, su 12 mensilità, con un importo variabile a seconda della numerosità del nucleo familiare, erogato mensilmente attraverso una carta di pagamento elettronica (Carta RdC).
Si prevede tra l’altro che il reddito di cittadinanza:
Ai sensi dell’art. 4 del provvedimento, infine, il reddito di cittadinanza è subordinato alla dichiarazione, da parte dei componenti il nucleo familiare maggiorenni, di immediata disponibilità al lavoro nonché alla sottoscrizione, da parte dei medesimi, di un Patto per il lavoro oppure di un Patto per l’inclusione sociale. Tali condizioni non riguardano i minorenni nonché le categorie di soggetti individuate dal secondo comma della norma.
Ieri l’Inps ha inoltre approvato i modelli da utilizzare per l’inoltro della domanda di sussidio e comunicare le eventuali variazioni, chè è possibile presentare dal prossimo 6 marzo. In particolare:
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