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Spese sportive per i figli: le regole per la detrazione nel modello 730/2023

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Anche quest’anno, in sede di presentazione del modello 730 è possibile portare in detrazione dall’imposta lorda il 19 per cento delle spese sostenute per l’iscrizione annuale e l’abbonamento, per i ragazzi di età compresa tra 5 e 18 anni presso associazioni sportive e impianti sportivi.

Nel dettaglio, la detrazione compete per l’iscrizione a:

  • associazioni sportive;
  • palestre;
  • piscine;
  • altre strutture e impianti sportivi destinati alla pratica sportiva dilettantistica.

Il requisito di età – compresa tra i 5 ed i 18 anni – si considera soddisfatto anche se sussiste per una sola parte dell’anno. È detraibile per intero, quindi, la spesa sostenuta per un ragazzo divenuto maggiorenne nel corso del 2022 (cfr. circolare n. 34/E/2008).

L’importo da considerare non può essere superiore per ciascun ragazzo a 210,00 euro e la detrazione può essere ripartita tra gli aventi diritto (ad esempio i genitori) indicando sul documento di spesa la quota detratta da ognuno di essi.

La detrazione d’imposta per tali spese varia in base all’importo del reddito complessivo. In particolare:

  • spetta per intero ai titolari di reddito complessivo fino a 120.000 euro;
  • oltre tale soglia, il credito decresce fino ad azzerarsi al raggiungimento di un reddito complessivo pari a 240.000 euro. Per la verifica del limite reddituale si tiene conto anche dei redditi assoggettati a cedolare secca.

Se la spesa riguarda più di un ragazzo, occorre compilare più righi da E8 a E10 riportando in ognuno di essi il relativo codice onere “16” e la spesa sostenuta con riferimento a ciascun ragazzo.

Per fruire della detrazione il contribuente deve acquisire e conservare il bollettino bancario o postale, o la fattura, ricevuta o quietanza di pagamento da cui risulti:

  • la modalità di pagamento “tracciabile”;
  • la ditta, denominazione o ragione sociale e la sede legale, o, se persona fisica, il nome cognome e la residenza, nonché il codice fiscale dei soggetti che hanno reso la prestazione;
  • la causale del pagamento (iscrizione, abbonamento ecc.);
  • l’attività sportiva esercitata (es. nuoto, calcio ecc.);
  • l’importo pagato;
  • i dati anagrafici di chi pratica l’attività sportiva e il codice fiscale di chi effettua il pagamento.

Secondo quanto chiarito dalle Entrate, la ricevuta deve riportare tali indicazioni anche nel caso in cui il comune stipuli, con associazioni sportive, palestre o piscine, convenzioni per la frequenza di corsi di nuoto, ginnastica, ecc. Pertanto, il bollettino di c/c postale intestato direttamente al comune e la ricevuta complessiva che riporta i nomi di tutti i ragazzi che hanno frequentato il corso non costituiscono documentazione sufficiente ai fini della detrazione (circolare 20/E/2011).

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