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Tributi locali non pagati: in arrivo il pignoramento dei conti correnti?

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Secondo alcune indiscrezioni circolate nelle ultime ore, un emendamento presentato al disegno di legge di Bilancio prevederebbe la possibilità per gli enti locali di pignorare i conti correnti dei contribuenti non in regola con il pagamento dei tributi locali, come Imu e tassa sui rifiuti.

La nuova procedura accelerata è contenuta in una norma della Manovra in discussione in Parlamento, per la quale Comuni e Province potranno riscuotere le imposte locali e le entrate patrimoniali non pagate utilizzando le stesse regole dell’Agenzia per la riscossione nazionale. La novità principale è l’emissione di un unico atto, in sostituzione dell’atto di accertamento e della successiva emissione della cartella esattoriale, che diventa subito esecutivo.

La norma non include al momento le multe stradali.

La notizia è stata peraltro smentita dal premier Giuseppe Conte, che interrogato sulla questione, ha dichiarato: “I cittadini non si devono preoccupare, non mi risulta nulla di simile”.

Si ricorda che il richiamato disegno di legge prevede – attraverso la modifica dell’art. 3 del decreto “Crescita” (D.L. 30 aprile 2019, n. 34, convertito con modifiche dalla Legge 28 giugno 2019, n. 58) – che, per il periodo d’imposta successivo a quello in corso al 31 dicembre 2018, l’Imu relativa agli immobili strumentali sia deducibile ai fini della determinazione del reddito di impresa e del reddito da lavoro autonomo nella misura del 50%.

Al riguardo, si ricorda che:

  1. attualmente il citato art. 3 del D.L. 30 aprile 2019, n. 34, prevede l’incremento della deducibilità dell’Imu dovuta sui beni strumentali, dal reddito d’impresa e di lavoro autonomo. In particolare, attraverso la modifica dell’art. 14, comma 1 , del D.Lgs. 4 marzo 2011, n. 23, si prevedono le seguenti percentuali di deducibilità:
    • 50% per il periodo d’imposta 2019;
    • 60% dal 2020;
    • 70% dal 2022;
    • 100% dal 2023;
  2. tale percentuale era già stata aumentata al 40% dall’art. 1, comma 12, della legge di Bilancio 2019 (Legge 30 dicembre 2018, n. 145);
  3. il Documento programmatico di bilancio prevede un incremento progressivo della quota di deducibilità dal reddito d’impresa e dal reddito professionale dell’Imu dovuta sui beni strumentali, che diventerà totalmente deducibile a decorrere dal 2023.

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