Rientrano nella definizione agevolata delle liti fiscali pendenti anche le controversie aventi ad oggetto atti di recupero dei crediti d’imposta indebitamente utilizzati: lo ha confermato l’Agenzia delle Entrate con la risposta all’istanza di interpello 9 maggio 2019, n. 136 .
Si ritiene infatti che tali atti di recupero rientrino nel novero degli atti impositivi e che, quindi, le relative controversie possano formare oggetto di definizione agevolata (in tal senso si era espressa anche la Circolare 1° aprile 2019, n. 6/E).
Nel caso oggetto di interpello, in cui l’Agenzia delle Entrate è integralmente soccombente in primo e in secondo grado e la controversia risulta pendente davanti alla Suprema Corte alla data di entrata in vigore della legge di conversione del D.L. n. 119/2018 (19 dicembre 2018), l’istante può definire la controversia con il pagamento del 5 per cento del relativo valore, ai sensi del comma 2-ter dell’art. 6 del citato decreto legge.
Viene infine precisato chel’importo versato dall’istante per la precedente definizione agevolata (ex art. 11 del D.L. n. 50 del 2017), non perfezionata, è scomputabile dall’importo lordo dovuto per l’attuale definizione. Tuttavia, la definizione non dà comunque luogo alla restituzione delle somme già versate ancorché eccedenti rispetto a quanto dovuto per la definizione, secondo quanto disposto dall’art. 6, comma 9 , del D.L. n. 119/2018.
Si ricorda che alla misura in esame – disciplinata dall’art. 6 del D.L. 23 ottobre 2018, n. 119, convertito con modifiche dalla legge 17 dicembre 2018, n. 136– sono ammesse le controversie tributarie:
Sono definibili anche le controversie attribuite alla giurisdizione tributaria ma instaurate erroneamente innanzi al giudice ordinario o a quello amministrativo; non lo sono invece le liti in materie diverse da quella tributaria, erroneamente instaurate innanzi alle Commissioni tributarie.
Sono invece escluse dalla definizione le controversie:
Ai fini della sanatoria in commento, in caso di soccombenza dell’Agenzia delle Entrate nell’ultima o unica pronuncia giurisdizionale non cautelare depositata alla data del 24 ottobre 2018, dev’essere versato un importo pari:
Il nostro successo quotidiano dipende dalla qualità delle persone che lavorano nel nostro Studio, è per questo che crediamo nel valore e nel potenziale umano.
Essendo le nostre realtà in continua espansione siamo sempre pronti ad investire su nuove risorse.
Entra a far parte del nostro Team! Inviaci il tuo curriculum vitae, valuteremo con attenzione la tua candidatura con l’obiettivo di coinvolgerti nelle nostre ricerche di personale.