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Domani il voto della Camera al “Decreto Dignità”

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È previsto per domani, 2 agosto, il voto dell’Aula di Montecitorio sul testo del Ddl di conversione in legge del D.L. 12 luglio 2018, n. 87 (Decreto Dignità). Tra le principali novità introdotte sinora rispetto al testo licenziato dal Consiglio dei Ministri, si ricordano:

  1. la possibilità di utilizzare i voucher nel settore agricolo e negli alberghi con non più di 8 dipendenti;
  2. la facoltatività delle causali per i rinnovi dei contratti a termine effettuati entro il 31 ottobre 2018;
  3. la possibilità di compensazione, anche per l’anno 2018, delle cartelle esattoriali in favore delle imprese titolari di crediti non prescritti, certi, liquidi ed esigibili, per somministrazione, forniture, appalti e servizi, anche professionali, maturati nei confronti della pubblica amministrazione e certificati, qualora la somma iscritta a ruolo sia inferiore o pari al credito vantato, con riferimento ai carichi affidati agli agenti della riscossione entro il 31 dicembre 2017 (emendamento n. 8.02, approvato);
  4. l’esclusione dall’obbligo dello spesometro per i produttori agricoli in regime di esonero ai fini Iva, di cui all’art. 34, comma 6, del D.P.R. n. 633/1972 (emendamento n. 11.17, approvato);
  5. la previsione che i soggetti obbligati alla comunicazione dei dati delle fatture emesse e ricevute ai sensi dell’art. 1, comma 3 , del D.Lgs. 5 agosto 2015, n. 127, sono esonerati dall’obbligo di annotazione nei registri Iva di cui agli artt. 23 e 25 del D.P.R. 26 ottobre 1972, n. 633 (emendamento n. 11.15, approvato);
  6. la conferma della proroga al 1° gennaio 2019 dell’obbligo di fatturazione elettronica per le cessioni di carburante ai soggetti titolari di partita Iva presso gli impianti stradali di distribuzione ed il ripristino della scheda carburante fino alla fine dell’anno (quest’ultima misura, contenuta nel D.L. 28 giugno 2018, n. 79, è confluita nel Decreto Dignità per effetto dell’approvazione dell’emendamento n. 11.07).

Nessuna proroga, invece, è stata prevista per quanto attiene agli obblighi di fatturazione elettronica per le prestazioni rese da subappaltatori e subcontraenti nei rapporti con la Pubblica Amministrazione, in vigore dallo scorso 1° luglio per effetto di quanto disposto dall’ultima legge di Bilancio (Legge 27 dicembre 2017, n. 205).

In merito invece all’obbligo generalizzato di fattura elettronica – anch’esso previsto a partire dal 1° gennaio 2019 – non vi sarà alcuna proroga, come affermato nei giorni scorsi dal Ministro dell’Economia e delle Finanze, Giovanni Tria, nel corso di un’audizione presso la Commissione Finanze del Senato.

Il “Decreto Dignità” prevede inoltre:

  1. l’esclusione dallo split payment delle prestazioni di servizi rese alle Pubblica Amministrazione i cui compensi sono assoggettati a ritenute alla fonte (a titolo di imposta o di acconto) ai sensi dell’art. 25 del D.P.R. n. 600/1973;
  2. ai fini dell’applicazione del redditometro, il decreto che individua gli elementi indicativi di capacità contributiva possa essere emanato dal Mef dopo aver sentito l’Istat e le associazioni maggiormente rappresentative dei consumatori per gli aspetti riguardanti la metodica di ricostruzione induttiva del reddito complessivo in base alla capacità di spesa e alla propensione al risparmio dei contribuenti;
  3. in materia di spesometro, che i dati relativi al terzo trimestre 2018, possano essere inviati telematicamente all’Agenzia delle Entrate entro il 28 febbraio 2019, anziché entro il secondo mese successivo al trimestre.

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