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In arrivo i voucher per le Pmi del settore turistico

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Dovrebbe essere presentato a breve un emendamento al “Decreto Dignità” (D.L. 12 luglio 2018, n. 87) che prevede l’estensione dei voucher alle imprese del settore turistico con non più di dieci lavoratori.

Nei prossimi giorni il provvedimento approderà sui banchi dell’Aula della Camera, per poi passare all’esame di Palazzo Madama.

Tra le principali novità fiscali del provvedimento, si segnalano le seguenti:

  1. ai fini dell’applicazione del redditometro, il decreto che individua gli elementi indicativi di capacità contributiva potrà essere emanato dal Ministero dell’Economia e delle Finanze dopo aver sentito l’Istat e le associazioni maggiormente rappresentative dei consumatori per gli aspetti riguardanti la metodica di ricostruzione induttiva del reddito complessivo in base alla capacità di spesa e alla propensione al risparmio dei contribuenti;
  2. relativamente allo spesometro, si dispone che i dati relativi al terzo trimestre 2018 possano essere inviati telematicamente all’Agenzia delle Entrate entro il 28 febbraio 2019, anziché entro il secondo mese successivo al trimestre; per i contribuenti che abbiano optato per l’invio a cadenza semestrale, i termini sono fissati rispettivamente al 30 settembre del medesimo anno per il primo semestre e al 28 febbraio dell’anno successivo per il secondo semestre;
  3. per quanto riguarda l’iperammortamento, il decreto dispone quanto segue, con effetto per gli investimenti effettuati dal 14 luglio 2018:
    1. tale maggiorazione spetta a condizione che i beni agevolabili siano destinati a strutture produttive situate in Italia;
    2. qualora nel corso del periodo di fruizione della maggiorazione i beni agevolati siano ceduti a titolo oneroso o destinati a strutture produttive situate all’estero (anche se appartenenti alla stessa impresa), il Fisco procederà al recupero dell’agevolazione, attraverso una variazione in aumento del reddito imponibile del periodo d’imposta in cui si verifica la cessione a titolo oneroso o la delocalizzazione degli investimenti agevolati per un importo pari alle maggiorazioni delle quote di ammortamento complessivamente dedotte nei precedenti periodi d’imposta. Non si applicano sanzioni e interessi. Tale norma, peraltro, non si applica agli interventi sostitutivi effettuati ai sensi dell’art. 1, commi35 e 36, della Legge 27 dicembre 2017, n. 205 (Legge di Bilancio 2018);
    3. è prevista l’esclusione dallo split payment delle prestazioni di servizi rese alla Pubblica Amministrazione i cui compensi sono assoggettati a ritenute alla fonte (a titolo di imposta o di acconto) ai sensi dell’art. 25 del D.P.R. n. 600/1973.

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