È affetto da inammissibilità, insuscettibile di sanatoria, il ricorso introduttivo privo della sottoscrizione del difensore abilitato e della parte: lo ha affermato la quinta sezione tributaria della Corte di Cassazione con la sentenza 8 maggio 2019, n. 12134, riportata nella Rassegna della giurisprudenza di legittimità relativa agli orientamenti delle Sezioni Civili emersi nel corso del 2019.
Per la Suprema Corte, in particolare, la tutela giurisdizionale dei diritti non può prescindere dalla corretta instaurazione del rapporto processuale, atteso che l’imposizione di condizioni, forme e termini processuali, nel rispetto del principio di proporzionalità, risponde a obiettive esigenze di buona amministrazione della giustizia, soprattutto se si tratta di regole prevedibili e di sanzioni prevenibili con l’ordinaria diligenza.
Si ricorda che, ai sensi dell’art. 18, comma 3, del D.Lgs. 31 dicembre 1992, n. 546, il ricorso dev’essere sottoscritto dal difensore e contenere l’indicazione:
Per essere giuridicamente rilevante quale espressione della identità dell’autore del documento, la sottoscrizione deve possedere, secondo i principi elaborati dalla dottrina e dalla giurisprudenza civilistiche, i seguenti requisiti:
Il nostro successo quotidiano dipende dalla qualità delle persone che lavorano nel nostro Studio, è per questo che crediamo nel valore e nel potenziale umano.
Essendo le nostre realtà in continua espansione siamo sempre pronti ad investire su nuove risorse.
Entra a far parte del nostro Team! Inviaci il tuo curriculum vitae, valuteremo con attenzione la tua candidatura con l’obiettivo di coinvolgerti nelle nostre ricerche di personale.