Isa, pubblicata la guida delle Entrate
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Pubblicata ieri dall’Agenzia delle Entrate la guida sugli Isa (Indici sintetici di affidabilità fiscale): il documento si concentra in particolare sull’ambito soggettivo ed oggettivo di applicazione di questi nuovi strumenti, sui vantaggi del relativo regime premiale per imprese e professionisti, nonché sui conseguenti adempimenti dichiarativi.
Al riguardo si ricorda quanto segue:
- nei giorni scorsi presso le Commissioni Bilancio e Finanze della Camera è stato approvato un emendamento al decreto “Crescita” (D.L. 30 aprile 2019, n. 34) che dispone il differimento dal 1° luglio al 30 settembre 2019 dei termini di versamento delle imposte per i soggetti che applicano gli Isa. Gli effetti della norma – qualora venga approvata in via definitiva dal Parlamento – sono importanti in quanto a tale adempimento sono interessate le partite Iva assoggettate alle nuove pagelle fiscali, ai fini del versamento delle imposte derivanti dai modelli Redditi, Iva e Irap;
- sul sito dell’Agenzia delle Entrate è disponibile “Il tuo Isa”, il software con il quale professionisti e imprese possono calcolare il proprio indice sintetico di affidabilità fiscale ed usufruire del conseguente regime premiale;
- nell’ambito del regime premiale previsto dalla normativa sugli Isa (art. 9-bis del D.L. 24 aprile 2017, n. 50, convertito con modifiche dalla Legge 21 giugno 2017, n. 96) è previsto anche l’esonero dall’apposizione del visto di conformità sulla dichiarazione annuale per la compensazione di crediti. In merito a questo beneficio, il Provvedimento n. 126200/2019 ha precisato che il medesimo è subordinato all’attribuzione di un punteggio almeno pari a 8 a seguito dell’applicazione degli Isa per il periodo d’imposta 2018, anche per effetto dell’indicazione di ulteriori componenti positivi, relativamente:
– alla compensazione dei crediti di importo non superiore a 50mila euro annui, risultanti dalla dichiarazione annuale IVA relativa all’anno d’imposta 2019;
– alla compensazione del credito IVA infrannuale di importo non superiore a 50mila euro annui, maturato nei primi 3 trimestri dell’anno d’imposta 2020;
– alla compensazione dei crediti di importo non superiore a 20mila euro annui, risultanti dalla dichiarazione annuale relativa alle imposte dirette e all’Irap per il periodo d’imposta 2018.
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