La corretta procedura di notifica degli atti tributari a persone giuridiche
Gli atti tributari devono essere notificati al contribuente persona giuridica presso la sede della stessa, entro l’ambito del domicilio fiscale, secondo la disciplina dell’art. 145, primo comma, del codice di procedura civile. Qualora tale modalità risulti impossibile, si applica il successivo terzo comma del medesimo articolo e la notifica dovrà essere effettuata ai sensi degli articoli 138, 139 e 141 del codice di procedura civile, alla persona fisica che rappresenta l’ente.
In caso non sia possibile procedere anche secondo questa modalità, la notifica dovrà essere effettuata secondo le forme dell’art. 140 c.p.c., ma se l’abitazione, l’ufficio o l’azienda del contribuente non si trovino nel comune del domicilio fiscale, la notifica dovrà effettuarsi ai sensi dell’art. 60, primo comma, lettera e), del D.P.R. 600/1973, e si perfezionerà nell’ottavo giorno successivo a quello dell’affissione del prescritto avviso di deposito nell’albo del Comune: lo ha precisato la quinta sezione tributaria della Corte di Cassazione con la sentenza 20 novembre 2019, n. 19645, depositata lo scorso 21 settembre (in tal senso si segnalano anche le sentenze della Suprema Corte 7 luglio 2009, n. 15856, e 20 gennaio 2011, n. 1206).
Tale conclusione si fonda sul principio che la disciplina delle notificazioni degli atti tributari si basa sul criterio del domicilio fiscale e sull’onere preventivo del contribuente di indicare all’Ufficio tributario il proprio domicilio fiscale e di tenere detto ufficio costantemente informato delle eventuali variazioni.
