Pioggia di emendamenti sul “decreto fiscale”
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Sarebbero circa un migliaio gli emendamenti al “decreto fiscale” di accompagnamento alla Manovra di fine anno (D.L. 26 ottobre 2019, n. 124), presentati in Commissione Finanze della Camera. Tra i correttivi allo studio:
- la riapertura della pace fiscale per cartelle e liti pendenti, con estensione della rottamazione agli avvisi bonari, tramite l’applicazione della norma sulla definizione agevolata degli atti del procedimento di accertamento (art. 2 del D.L. n. 119/2018, convertito con modificazioni in legge n. 136/2018 ) anche alle comunicazioni di irregolarità emesse a seguito di controllo automatico o documentale e alle comunicazioni di irregolarità ai fini Iva. La procedura si applicherebbe anche in caso di rateizzazioni in corso per le quali non risultino scadute più di due rate consecutive;
- l’esclusione dall’obbligo della preventiva comunicazione in dichiarazione per la compensazione dei crediti d’imposta superiori a 5 mila euro (art. 3 del decreto fiscale), per i crediti maturati con investimenti in ricerca e sviluppo e patent box. Tra le proposte anche l’aumento del limite massimo di crediti Iva compensabili da 700mila euro a un milione;
- una limitazione dei controlli preventivi sul corretto versamento di ritenute nell’ambito di appalti e subappalti alle imprese in vita da meno di due anni (art. 4 del decreto). Inoltre si pensa ad un’estensione ad appalto e subappalto delle regole previste per i bonifici delle ristrutturazioni edilizie, con la ritenuta del 4% a titolo di acconto dell’imposta sul reddito dovuta dai beneficiari;
Da segnalare anche un emendamento che prevede lo slittamento al 6 marzo 2020 dell’entrata in vigore delle sanzioni relative ai seggiolini antiabbandono per i bambini fino a 4 anni, oltre alla la possibilità di sanare le sanzioni irrogate nel periodo transitorio.
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