Ai fini Iva, il corrispettivo effettivamente ricevuto rappresenta un elemento cardine del meccanismo di applicazione dell’imposta, fondato sul principio di neutralità, che sarebbe violato qualora la base imponibile fosse calcolata in relazione ad un importo superiore al corrispettivo ricevuto (Cass. 30 gennaio 2018, n. 2240): il principio è stato ora ribadito dalla quinta sezione tributaria della Suprema Corte con la sentenza 3 dicembre 2019, n. 3599, depositata lo scorso 13 febbraio. Per i giudici di legittimità, in particolare, tale orientamento trova fondamento nei chiarimenti forniti dalla giurisprudenza comunitaria, secondo cui:
Con la citata pronuncia 13 febbraio 2020, n. 3599, gli Ermellini hanno altresì affermato che:
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