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“Decreto Dignità” questa settimana alla Camera

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Dopo l’approvazione – avvenuta venerdì scorso – da parte delle Commissioni Finanze e Lavoro della Camera, il disegno di legge di conversione del D.L. 12 luglio 2018, n. 87 inizia oggi l’esame dell’Aula di Montecitorio.

Tra le principali novità introdotte sinora rispetto al testo licenziato dal Consiglio dei Ministri, si segnalano:

  1. la possibilità di utilizzare i voucher nel settore agricolo e negli alberghi con non più di 8 dipendenti;
  2. la facoltatività delle causali per i rinnovi dei contratti a termine effettuati entro il 31 ottobre 2018;
  3. la conferma della proroga al 1° gennaio 2019 dell’obbligo di fatturazione elettronica per le cessioni di carburante ai soggetti titolari di partita Iva presso gli impianti stradali di distribuzione ed il ripristino della scheda carburante fino alla fine dell’anno (quest’ultima misura è contenuta anche nel D.L. 28 giugno 2018, n. 79).

Nessuna proroga, invece, è stata prevista per quanto attiene agli obblighi di fatturazione elettronica per le prestazioni rese da subappaltatori e subcontraenti nei rapporti con la Pubblica Amministrazione, in vigore dallo scorso 1° luglio per effetto di quanto disposto dall’ultima legge di Bilancio (Legge 27 dicembre 2017, n. 205). In merito invece all’obbligo generalizzato di fattura elettronica – anch’esso previsto a partire dal 1° gennaio 2019 – non vi sarà alcuna proroga, come affermato nei giorni scorsi dal Ministro dell’Economia e delle Finanze, Giovanni Tria, nel corso di un’audizione presso la Commissione Finanze del Senato.

Il “Decreto Dignità” prevede inoltre:

  1. l’esclusione dallo split payment delle prestazioni di servizi rese alle Pubblica Amministrazione i cui compensi sono assoggettati a ritenute alla fonte (a titolo di imposta o di acconto) ai sensi dell’art. 25 del D.P.R. n. 600/1973;
  2. ai fini dell’applicazione del redditometro, il decreto che individua gli elementi indicativi di capacità contributiva possa essere emanato dal Mef dopo aver sentito l’Istat e le associazioni maggiormente rappresentative dei consumatori per gli aspetti riguardanti la metodica di ricostruzione induttiva del reddito complessivo in base alla capacità di spesa e alla propensione al risparmio dei contribuenti;
  3. in materia di spesometro, che i dati relativi al terzo trimestre 2018, possano essere inviati telematicamente all’Agenzia delle Entrate entro il 28 febbraio 2019, anziché entro il secondo mese successivo al trimestre.

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