Secondo un consolidato orientamento della Corte di Cassazione, la tempestiva impugnazione dell’avviso di accertamento rappresenta un atto idoneo a sanare gli eventuali vizi della notifica, a prescindere dal fatto che si tratti di nullità o inesistenza della stessa.
In tal senso si richiama la pronuncia 21 settembre 2016, n. 18480, confermata ora dalla quinta sezione tributaria della Suprema Corte con l’ordinanza 31 ottobre 2018, n. 30794 , depositata lo scorso 28 novembre.
I giudici di legittimità, in particolare, ritengono da tempo quanto segue:
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