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Patuanelli: “Prolungare Superbonus ed incentivi 4.0 e lanciare un piano sulla formazione 4.0”

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“La nostra strategia per le imprese inizia dalla stabilizzazione pluriennale e dal potenziamento di misure che consideriamo strategiche, a partire dagli incentivi 4.0, (…) incrementandone l’intensità, soprattutto sulle tecnologie di frontiera e favorendo sempre più l’estensione della platea dei beneficiari”: lo ha affermato il Ministro dello Sviluppo economico, Stefano Patuanelli, intervenendo all’Assemblea di Confindustria. “Tutto questo servirà – ha aggiunto il Ministro – a dare un nuovo vigore al pacchetto delle misure e far sì che in ogni settore, in ogni parte d’Italia e in ogni impresa, grande o piccola che sia, le agevolazioni favoriscano il rinnovamento”. Si tratta di “Un rinnovamento che ci aspettiamo non solo nei processi ma soprattutto nei prodotti che tanto caratterizzano il nostro Made in Italy, frutto di uno speciale mix di genio, istinto e tradizione, da sostenere e tutelare anche contro la contraffazione”. Inoltre – ha aggiunto – “lanceremo un piano straordinario sulla formazione 4.0 e la diffusione delle competenze digitali all’interno dell’impresa, a partire da voi, dagli stessi imprenditori”.

Con riferimento al Superbonus, Patuanelli ha dichiarato che proporrà di prolungare l’incentivo “oltre la sua attuale data di scadenza prevista a fine 2021, confermando la cedibilità dei crediti e scrivendo finalmente un testo organico, così da entrare stabilmente nel nostro ordinamento”.

Si ricorda che, con il D.M. 26 maggio 2020 il Ministero dello Sviluppo economico ha definito – in attuazione dell’art. 1, commi 198-207, della Legge 27 dicembre 2019, n. 160 (legge di Bilancio 2020) – le attività di ricerca e sviluppo, di innovazione tecnologica e di design e ideazione estetica ammissibili al credito d’imposta. Il decreto ha inoltre:

  1. individuato, nell’ambito delle attività di innovazione tecnologica, gli obiettivi di innovazione digitale 4.0 e gli obiettivi di transizione ecologica rilevanti per la maggiorazione dal 6 al 10% dell’aliquota del credito d’imposta;
  2. indicato la documentazione delle spese ammissibili necessaria al fine di poter usufruire del credito d’imposta.

Sono considerate attività di ricerca e sviluppo ammissibili al credito d’imposta le attività di ricerca fondamentale, di ricerca industriale e sviluppo sperimentale in campo scientifico o tecnologico, come definite rispettivamente alle lettere m), q) e j) del punto 15 del paragrafo 1.3 della Comunicazione della Commissione 27 giugno 2014, n. 2014/C 198/01. In materia rilevano altresì le indicazioni del Manuale di Frascati 2015. Qualora si rientri nell’ambito applicativo della misura, rilevano i lavori svolti nel periodo d’imposta successivo a quello in corso al 31 dicembre 2019, anche in relazione a progetti di ricerca e sviluppo avviati in periodi d’imposta precedenti.

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