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Telefonia fissa e mobile, alla Corte di Giustizia Ue il potere dell’AGCOM di stabilire i periodi di fatturazione

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Con l’ordinanza 9 luglio 2020, n. 5588, depositata lo scorso 24 settembre, la sesta sezione del Consiglio di Stato ha rimesso alla Corte di Giustizia Ue alcune questioni attinenti ai poteri dell’AGCOM in tema di telefonia fissa e mobile: tra gli aspetti sollevati vi è la possibilità da parte dell’Agenzia di prevedere misure relative al periodo di fatturazione e alla conoscibilità, a beneficio dell’utente, del credito residuo della SIM mobile.

Al riguardo si precisa che la Delibera n. 121/17/CONS ha aggiunto all’art. 3 della Delibera n. 252/169/CONS i commi 10 e 11, ai sensi dei quali: “10. Per la telefonia fissa la cadenza di rinnovo delle offerte e della fatturazione deve essere su base mensile o suoi multipli. Per la telefonia mobile la cadenza non può essere inferiore a quattro settimane. In caso di offerte convergenti con la telefonia fissa, prevale la cadenza relativa a quest’ultima. 11. Gli operatori di telefonia mobile che adottano una cadenza di rinnovo delle offerte e della fatturazione su base diversa da quella mensile, informano prontamente l’utente, tramite l’invio di un SMS, dell’avvenuto rinnovo dell’offerta”.

Nell’occasione, i giudici del Consiglio di Stato hanno sottolineato che per le utenze di telefonia mobile la presenza maggioritaria di modalità di pagamento prepagate, per propria natura idonee a permettere un maggiore controllo della spesa contrattuale – evitando addebiti non preventivati e consentendo al cliente anche di sospendere momentaneamente l’utilizzo del servizio non ricaricando il proprio credito -, ha permesso all’Autorità di realizzare l’esigenza informativa dell’utente, da un lato, imponendo agli operatori di telefonia, che adottano una cadenza di rinnovo e di fatturazione su base diversa da quella mensile, di informare prontamente l’utente, tramite l’invio di un sms, dell’avvenuto rinnovo dell’offerta; dall’altro, riconoscendo all’utente il diritto di conoscere le informazioni sul proprio credito residuo gratuitamente. Per le utenze di telefonia mobile, in cui, invece, la modalità di pagamento maggioritaria è post pagata, spesso con addebito diretto sul conto corrente bancario, con conseguente maggiore difficoltà di controllo della spesa contrattuale, l’esigenza del cliente di avere piena contezza degli esborsi dovuti per effetto delle previsioni negoziali è stata assicurata mediante l’imposizione di una cadenza di fatturazione su base mensile o di suoi multipli, onde evitare termini di pagamento inframensili suscettibili di scadere ogni mese in un giorno differente di calendario, con l’effetto di rendere difficilmente governabile la spesa e determinare eventualmente, in caso di mancato pagamento, sospensioni non preventivate della fornitura del servizio.

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